lunedì 16 marzo 2009

Maggioranza europei vorrebbe rimpatrio di immigrati disoccupati

LONDRA (Reuters) - Gran parte della popolazione dei maggiori paesi europei e degli Stati Uniti pensa che bisognerebbe rimpatriare gli immigrati senza un lavoro. Lo ha rivelato oggi un sondaggio, sottolineando le paure crescenti per la scarsità di lavoro. L'indagine di FT/Harris pubblicata dal Financial Times ha mostrato che più di tre quarti degli italiani e dei britannici e la maggioranza di francesi, tedeschi, spagnoli e americani sarebbero favorevoli se il loro governo decidesse di espellere gli immigrati. Questi risultati suggeriscono che la disoccupazione crescente potrebbe far salire la questione degli immigrati nella lista delle priorità politiche in Europa, e aumentare il consenso ai partiti di estrema destra. Il tasso di disoccupazione in Europa e negli Stati Uniti ha iniziato a crescere sensibilmente a causa della crisi economica globale. In Spagna ha superato il 14%, mentre in Germania e in Francia è rispettivamente oltre il 7% e oltre l'8%. In Gran Bretagna, dove la disoccupazione ha toccato i livelli più alti da un decennio, il mercato del lavoro ha incrementato l'impiego di lavoratori stranieri, innescando proteste come quella messa in atto quest'anno dai lavoratori britannici nel settore delle costruzioni, contrari all'assunzione di imprenditori stranieri. Il ministro britannico per l'Immigrazione, Phil Woolas, ha detto al Financial Times che i risultati dell'indagine "non sono una sorpresa" e che il governo ci tiene a rassicurare il pubblico di avere pieno controllo sull'immigrazione. Il sondaggio di FT Harris è stato condotto online su un campione di 6.538 adulti in Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna e Stati Uniti tra il 25 febbraio e il 3 marzo. E' emerso anche che la maggioranza dei britannici e poco meno della metà dei tedeschi sono contrari all'ingresso di cittadini di altri stati Ue nel proprio mercato nazionale del lavoro. La maggioranza di italiani e spagnoli al contrario si sono dichiarati favorevoli ai cittadini dell'Unione europea che vogliono lavorare nei loro paesi. Interrogati sul protezionismo, circa un terzo di francesi, italiani, spagnoli e tedeschi hanno detto di non pensare che misure protezionistiche possano contribuire significativamente a far uscire il proprio paese dalla recessione. Poco meno della metà di americani e tedeschi, riporta ancora l'indagine, crede che la libertà commerciale possa invece aiutare l'economia dei propri paesi. Ma altri non si sono dimostrati così sicuri: solo poco più di un terzo degli italiani e dei britannici si sono detti d'accordo con questa idea.

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